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Domande e risposte

Public·22 members

COMPAGNI DI VIAGGIO

Quando mi è possibile farlo, guardo da vicino un animale, gli guardo il muso, gli occhi, la sua bellezza inconsapevole, le diverse espressioni vigili e talvolta per noi incomprensibili. E dico a me stesso: occupi il mio stesso momento storico nell’universo, il medesimo spazio, ma, giustamente, mi ignori, perché saggiamente sai che è un attimo che svanirà e, in esso, tu ed io siamo niente. E ne invidio il distacco acritico, la levità della vita, l’apatico indifferente  sguardo sugli eventi. Poi mi ricordo dei miei doveri di uomo, delle mie responsabilità, dei miei interrogativi e ritorno faticosamente in me stesso. Grazie, comunque, amico mio, di avermi dato per un attimo l’inumano distacco dal senso del mondo.

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Idolatria Papale

Salve professore, spero tutto bene. In queste ultime settimane complice l'avvicendamento al soglio pontificio, ho riflettuto su questo concetto che Le volevo sottoporre. Il pontificato di Francesco, tra le tante cose, è stato un pontificato identitario: alcuni, lo sposavano o ci si identificavano per affinità di vario genere, diventandone praticamente dei "tifosi" oppure dei megafoni che riportavano o rilanciavano sui mass media, il suo magistero. E' vero che questa cosa c'è sempre stata, ma mi pare che questa volta sia stata più accentuata, in parte perchè Lui era carismatico (ricordo iniziative come "Economy of Francesco" o programmi quotidicani come "Il Diario di Papa Francesco" sfruttando la sua identità e il suo nome) e poi perchè ha portato ad aprire dei "processi", alcuni dei quali hanno diviso e aumentato le fazioni e le distanze all'interno della Chiesa. A volte, anche la critica verso alcune sue uscite, o semplicemente il non comprendere alcune…

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Grazie professore per la sua risposta. Era una questione che avevo per la testa, anche perchè alcune persone vicine a Francesco mi sembrano tuttora affette da una certa nostalgia per il passato e da una poca sequela dell'attuale Pontefice, mentre prima "non perdevano battuta" per lodare e seguire Bergoglio. Le carte che possiede Leone sono varie: la sua formazione agostiniana (bene!), la sua missionarietà, gli studi matematici-scientifici lo rendono capace in molti campi. Attendo la prima enciclica o esortazione (come tutti) per poterne capire meglio il suo pontificato. Un caro saluto!

Il dilemma del violinista e la supremazia dell'autonomia corporea.

Fra gli abortisti italiani si sta facendo largo una nuova argomentazione centrata sul riconoscimento dell'umanità del nascituro, il cui diritto alla vita, però, è subordinato alla volontà della madre. Come dimostrazione utilizzano, al pari dei colleghi americani, il dilemma del violinista, un ragionamento per assurdo ideato nel 1971 dalla professoressa di filosofia del MIT Judith Jarvis Thomson. Il dilemma è questo: se i fan di un famoso violinista con un’insufficienza renale ti rapissero per tenerti collegato al suo corpo per nove mesi tramite dei macchinari, perché il violinista ha bisogno che i tuoi reni filtrino il suo sangue per sopravvivere in attesa di un trapianto, tu cosa faresti? Girano altre varianti, ad esempio una in cui al posto del violinista c’è un uomo che ti ha dato un passaggio in auto ed è rimasto coinvolto con te in un incidente in cui tu non ti sei fatto niente, ma lui…


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ROBERTO ROSSI
18 dic 2024

Completamente d'accordo. Che chi ha il privilegio e la responsabilità di vivere decida chi abbia il diritto di nascere o meno è la forma di razzismo più grande: l'io elevato a Dio.

IL CROCIFISSO

Il nostro segno distintivo, come cristiani è il Crocifisso: al petto, su un muro di casa o di un’aula scolastica o di una stanza istituzionale, la Croce indica l’essenza storica di chi crede in Gesù di Nazareth. La nostra fede è per Gesù risorto, giacché «se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. E anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini» (1Gal  14-19). Ma la…

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Roberto Rossi Philosopher

2023 by Roberto Rossi Philosopher

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